Gattung:
Sammelband
Autor/Herausgeber:
a cura di Gianpaolo Fassino e Franco Zampicini ; con la collaborazione di Corinna Desole
 
Normierte Form: Fassino, Gianpaolo [Gianpaolo Fassino]
Titel:
La memoria dei luoghi : gli storici locali in Piemonte tra Ottocento e Novecento

Normierte Form:

Erscheinungsjahr:
2020
Verlag/Drucker:
Celid

Normierte Form: Celid

ISBN/ISSN:
9788867891498
Seiten:
487 p.
Anzahl der Abbildungen:
ill.
Format:
22 cm
Schlagwörter:
Piemontesische Historiker - 1800-2000

Inhaltsverzeichnis:

Presentazione di Valeria Calabrese e Corinna Desole p.7 Introduzione. Storie di storia locale di Gianpaolo Fassino e Franco Zampicinini p.9

Parte I - Territori e storiografie locali: la molteplicità di una regione Pietro Ramella, Gli storici locali in Canavese tra Ottocento e Novecento p.31 Alessandro Celi, Gli storici valdostani tra centro e periferia p.45 Claudio Santacroce, Preti, amministratori, nobili, viaggiatori, ovvero i primi storici delle Valli di Lanzo (1749-1911) p.59 Rita Martinasso, Storici valsusini tra Ottocento e inizi Novecento p.81 Gabriella Ballesio, Un progetto collettivo: gli storici della Società di studi valdesi p.143 Vittorio Moro, Il Tortonese e i suoi storici p.155

Parte II - La storia locale: un genere per molti professionisti Gianpaolo Fassino, Antonio Coppi, «vera gloria italiana» p.189 Fausto Miotti, Il conte Giacomo Carnevale di Tortona, uno storico controverso p.205 Gian Riccardo Audrito - Franco Zampicinini, Giovanni Battista Audrito, causidico ed erudito di Virle Piemonte p.215 Giancarlo Libert - Franco Zampicinini, Il barone Gaudenzio Claretta p.227 Silvio Bertotto, «Realtà sono i tuoi sogni di rose»: Antonino Bertolotti e il Canavese p.239 Franco Zampicinini, Eugenio Rocca, erudito e amministratore di Cocconato tra Otto e Novecento p.279 Achille Maria Giachino, Gli storici di Alpignano p.303 Vincenzo Tedesco, Riccardo Ghivarello, tra Chieri e le colline 'p.317 Davide Alaimo, Il tipografo Giuseppe Amore e la storia di Gassino Torinese e comuni limitrofi p.329

Parte III - Fra erudizione e azione pastorale: gli ecclesiastici e la storia locale Giuseppe Decarlini, Il canonico Giuseppe Antonio Bottazzi e monsignor Vincenzo Legè: sacerdoti e storici p.337 Alberto Blandin Savoia - Valeria Calabrese, Antonio Bosio fra erudizione e storia locale p.357 Giorgio Di Francesco, Felice Alessio. Un intellettuale rosminiano, membro della Società storica subalpina p.379 Silvano Ferro, Don Eugenio Dezzani, parroco di Marcorengo e missionario in Brasile p.401 Guido Mones, Michele Actis. Lo storico e la storia, lo storico nella storia p.411

Parte IV - Dalla storia locale all’etnografia Piercarlo Grimaldi, Giuseppe Cesare Pola-Falletti Villafalletto. Un magistrato nei reami dei folli p.435 Emanuele Forzinetti, Euclide Milano tra etnografia e storia p.459 Franco Zampicinini, Don Giovanni De Maurizi, storico della valle d’Ossola p.477

Zusammenfassung/Kommentar:

"Gli storici locali sono senz’altro figure paradigmatiche nella società italiana dell’Otto e del Novecento, una presenza capillare e diffusa, fra i due secoli, in tante comunità della Penisola. Dalle città ai più piccoli borghi sono infatti moltissimi i luoghi la cui storia è stata studiata, oggetto di saggi e monografie, ad opera di autori sovente non professionisti, mossi in questo impegno intellettuale da motivazioni molteplici. Si tratta di persone provenienti da differenti percorsi umani e culturali che ad un certo punto della propria vita hanno sentito il bisogno di scrivere, a beneficio soprattutto dei concittadini, la storia del proprio paese. Obiettivo di questo volume è quello di riflettere concretamente su queste figure, cercando cioè di comprendere come gli storici locali rappresentino un elemento significativo tanto della storia quanto della storiografia italiana. Attraverso numerosi approfondimenti bio-bibliografici, relativi in particolare a Piemonte e Valle d’Aosta, la “storia della storia locale” è analizzata sia muovendo da una serie di specifici territori, sia presentando singole figure di intellettuali che si sono dedicate allo studio della storia della propria piccola patria. Si tratta di una storia che non è solo storia civica e istituzionale, ma che si apre anche a significativi e originali contributi nel campo dell’etnografia e dello studio delle culture popolari. Guardare oggi alla vita e all’opera di chi ha dedicato anni, talvolta decenni, a indagare la storia locale dei comuni piemontesi è anche un modo per rendere riconoscenza a questi studiosi, il cui lavoro è stato sovente interpretato negativamente e troppo frettolosamente tacciato di dilettantismo. Parafrasando quando Michel Foucault riferiva degli psichiatri dell’Ottocento, si potrebbe dire che è facile ridere degli storici locali del XIX secolo, mentre bisognerebbe piuttosto riconoscerne la serietà e il rigore del metodo, che va giudicato sempre in relazione agli strumenti e alle conoscenze dell’epoca. È del resto grazie anche al loro silenzioso e misconosciuto lavoro se in molte comunità oggi è possibile leggere e conoscere la storia dei luoghi, rivendicando e praticando fattualmente il «diritto a un po’ di storia locale», come ha con efficacia sottolineato Zadie Smith: un’eredità culturale ancora attuale, quella lasciataci degli storici locali con le loro opere, che tuttora ci parla e ci arricchisce."

Beitrag des Sammelbandes:
- Un progetto collettivo: gli storici della Società di studi valdesi